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La Tv italiana non rispetta le regole



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Pubblicato da Robbi il 14/12/2007 alle 08:49

Troppi spot, troppo frequenti e anche nel bel mezzo di un film. Pubblicità, promozioni e televendite che rovinano la tv italiana e che interrompono programmi e telegiornali sono finiti nel mirino della Commissione europea, che ha aperto oggi una procedura di infrazione contro l’Italia e inviato una lettera alle autorità nazionali, che non hanno adottato le misure necessarie per attuare le disposizioni della direttiva Ue “Televisione senza frontiere”.

L’esecutivo Ue, che vuole garantire "un’effettiva tutela dei consumatori”, accusa la tv italiana di non rispettare i limiti di affollamento pubblicitario dei 12 minuti per ora, di non considerare la regola di intervalli minimi di 20 minuti tra le due interruzione pubblicitarie nei film e di non conteggiare, nei minuti di pubblicità, le “autopromozioni”, ovvero le pubblicità dei programmi dell’emittente televisivo.

“Troppo deboli”, inoltre, le procedure previste dalle autorità italiane, che avranno ora due mesi di tempo per rispondere alle accuse, per sanzionare le infrazioni in materia di pubblicità televisiva. Sotto accusa sono finite anche le fastidiose televendite, che non vengono conteggiate all’interno dei limiti massimi di pubblicità e non rispettano il limite dei 15 minuti sui canali generalisti. Ma non solo.

I vertici comunitari accusano l’Italia anche di non rispettare le regole base sul principio delle dignità umana e della non-discriminazione.


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Commenti:
DooZer
Ottimo direi!!!
  • Il New York Times ci definisce un paese in declino, senza scopi e senza futuro
    netto è il divario tecnologico rispetto ai paese europei e indistrializzati del mondo
  • Il rapporto annuale del censis ha descritto il popolo italialiano come una "poltiglia", una "mucillaggine informe" di gente che vaga senza una meta ben precisa
  • la classe politica è formata da gente che non rappresenta il paese, che pensa solo a se stessa non progetta piani per il futuro ed è concentrata solo a fa si che la propria permanenza sulla poltrona duri il più a lungo possibile.
  • Non esistono regole, non esistono controlli, non esiste giustizia; le uniche certezze sono l'impunità e la prescrizione per quelli che commettono reati e le multe con gli autovelox piazzati su strade in aperta campagna da vigili nascosti come cecchini
  • Il tasso di mortalità sul lavoro è ormai a livelli "cinesi"
.

Non è che ormai siamo un paese del terzo mondo anche noi?? Quasi quasi sarebbe un vantaggio fossimo riconosciuti tali... Almeno avremmo qualche scusa
Perusar
Quota :
Inviato da DooZer
  • Non esistono regole, non esistono controlli, non esiste giustizia; le uniche certezze sono l'impunità e la prescrizione per quelli che commettono reati e le multe con gli autovelox piazzati su strade in aperta campagna da vigili nascosti come cecchini


Scusate l'OT, ma volevo consolare DooZer:

I controlli ci sono per quelli che, ad esempio, vanno sparati in autostrada... però...

Per tornare OT invece c'era anche la questione del volume audio che si alzava durante la pubblicità: che fine ha fatto quella storia?
RNicoletto
Da quello che so io, l'Italia sta già pagando qualche decina di migliaia di euro al giorno a causa della Gasparri. Eventuali utleriori (giuste) sanzioni non farebbero che aumentare il conto (che paghiamo noi) mentre RAI e Mediaset continuano ad incassare con i proventi pubblicitari.
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