Boom della musica sul Web. Si ringrazi i pirati? Varrà diversi miliardi entro il 2010. Mentre l'evoluzione può tagliare fuori molti negozi di musica, è improbabile che uccida il download illegale. Questo è il verdetto di un nuovo rapporto sul mercato della musica online pubblicato da Informa Media. La società di analisi ha infatti predetto che il mercato della musica su Internet si svilupperà costantemente per i prossimi anni ad un tasso annuo del 21%, raggiungendo €6.1 miliardi nel 2010. I redditi del boom online cresceranno rapidamente a €3,1 miliardi all'inizio della prossima decade - un aumento di circa il 49% - che però si tradurrà solo nel 9% del totale delle vendite audio nel mondo. Simon Dyson, senior analyst di Informa Media, ha detto che l'aumento è in stretta relazione con la penetrazione della banda larga: "La banda larga ha avuto un grande effetto... un nuovo modo di consumare la musica, in modo con gli abbonamenti".
Il rapporto ha pure evidenziato che il successo della pirateria rimane una spada a doppio taglio per la musica online, secondo Dyson. "Per raggiungere il suo pieno potenziale, [l'industria della musica] ha bisogno di ottenere il pieno controllo del P2P che limita lo sviluppo delle vendite legali". E' pur vero che "si può quasi affermare che sono i pirati ad aver deciso il trend avendo portato molta gente ad usare la musica online". Dyson prevede che il mercato di musica digitale finalmente si evolverà per assomigliare ai mercati tradizionali delle high streets anche se "l'anno prossimo, o l'anno successivo ancora... non sono sicuro che il mercato potrà sostenere l'entrata di tutte le nuove aziende - le grandi aziende si stanno muovendo, è difficile che le più piccole imprese possano competere, anche se queste hanno dalla loro la musica specializzata che è qualcosa che le grandi non possano dare".
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