Il governo del presidente George W. Bush sta tentando di rinegoziare l'accordo per la protezione della privacy nel corso delle transazioni di rete attualmente esistente fra Unione Europea e Stati Uniti, notoriamente svantaggioso per questi ultimi, in quanto l'Unione esige un livello di protezione dei dati personali nettamente superiore rispetto a quello standard negli States. Il governo americano sostiene che l'accordo può rappresentare un limite allo sviluppo economico, in quanto crea difficoltà per gli scambi commerciali in rete fra le aziende d'oltreoceano e i clienti del Vecchio continente.
Per la cronaca, fino a questo momento l'esecutivo dell'Unione presieduto da Romano Prodi ha respinto ogni tentativo di riduzione delle garanzie attualmente in vigore per i cittadini europei.
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