Ravenna, 14 luglio 2005 - 39 persone indagate, 36 perquisizioni in bar, circoli privati, 102 postazioni internet sequestrate assieme a 3.809 gifts-cards per un valore di 102 mila euro, e a 57 Atm Cards e ancora 10 mila euro in contanti: ha portato a tutto questo l'inchiesta 'Wild Bet' condotta dalla Guardia di Finanza di Ravenna e Lugo e coordinata dal pm Isabella Cavallari sulla nuova frontiera del gioco d'azzardo e delle scommesse clandestine che si avvale dei casinò on line facenti capo a società con residenza nei paradisi fiscali.
E' una delle prime indagini del genere in Italia e i suoi sviluppi potrebbero essere clamorosi. I risultati di questa prima parte dell'attività investigativa conclusasi ieri con le perquisizioni, è stata illustrata dal colonnello Stefano Screpanti comandante del gruppo provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna.
Le ipotesi di reato sono di associazione a delinquere finalizzata all'abusiva organizzazione di scommesse sportive via internet e all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria oltre che al gioco d'azzardo. La maggior parte delle 39 persone indagate sono i responsabili dei locali, appunto bar e circoli privati in cui erano installati i terminali per le navigazioni in internet. Le perquisizioni sono state compiute oltre che nei locali anche in varie abitazioni a Rimini, Bologna, Medicina e Rastignano di Pianoro (Bologna), Lugo, Cotignola e Bagnacavallo (Ravenna), San Martino Villafranca (Forlì-Cesena), Bellaria (Rimini), Sant'Angelo in Lizzola e Cavuglia (Pesaro-Urbino), Lido delle Nazioni (Ferrara) e Brugneto di Reggiolo (Reggio Emilia).
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