News Atipica ROMA — Lei ha un matrimonio tutto sommato sereno e appagante dal punto di vista affettivo. Avverte però la mancanza di qualcosa, di un'«intimità che il marito non riesce ad intercettare», per usare l'espressione dello psichiatra Tonino Cantelmi. Non cerca avventure, non è il tipo di donna che va a caccia di uomini. E trova la sua soddisfazione in rete. Entra in un sito specializzato in questo tipo di offerte, individua il partner con cui intuisce affinità e comincia a chattare fino a quando un iniziale scambio di email non si trasforma in un vero e proprio rapporto d'amore, con tanto sesso e passione.
Tipico esempio del «Tradimento on line», titolo del libro appena uscito, scritto a quattro mani da Cantelmi e dalla psicologa Valeria Carpino, edizioni Franco Angeli, il primo nel suo genere. Sono tre milioni in Italia gli adulteri virtuali. Il 60% ha per protagoniste donne di 30-35 anni, buon livello socio economico, lavoro in azienda, sposate. Il 70% consumano la loro storia telematica senza arrivare mai ad un incontro col partner e, quando questo avviene, di solito preferiscono ricondurre il rapporto nella dimensione di Internet. Gli uomini invece tendono ad andare oltre il cyberspazio. In molti casi si imbastiscono più relazioni contemporaneamente. «Non è un fenomeno di costume — ne sottolinea l'importanza l'autore —. Una delle mie pazienti mi ha confidato che nella vita reale sta bene ma che è presa da una forma di irrequietezza indomabile, un movimento impossibile da arrestare. Nelle coppie c'è il desiderio di rapporti più intimi e la risposta viene spesso individuata in questo formidabile strumento di comunicazione che è Internet. Molte persone alle chat si avvicinano con curiosità per poi essere catturati da rapporti sentimentali completi eppure non rischiosi».
Nel frattempo la vita coniugale va avanti, giovandosi di questa sorta di arricchimento che rimane sconosciuto ad uno dei due. Però quando lei o lui irrompono nella relazione virtuale dell'altro leggendo le frasi che il «traditore» scambia con lo sconosciuto di turno scoprono una persona del tutto diversa da quella che hanno avuto al fianco per anni. Cantelmi racconta i meccanismi della trasformazione, come gliene parlano i pazienti, sempre più numerosi: «Col partner online si riesce a instaurare un legame profondo e vero che si integra o sostituisce la vita reale. Quindi si radicano sentimenti da non banalizzare e ridurre al livello di bisogni sessuali. Quasi sempre quando i chattatori si lasciano, almeno uno dei due soffre in modo lacerante, cade in depressione fino a compromettere la serenità del matrimonio».
Il primo divorzio determinato da adulterio per Internet è del 2000, negli Stati Uniti, dove circa 50 milioni di persone utilizzano la posta elettronica per amori clandestini sfruttando siti molto popolari come Atlantide oppure Match.com. In Italia uno dei più digitati è www.meetic.it e conta migliaia di iscritti. Questo sistema, notano gli autori del libro, ha in pratica sostituito gli epistolari amorosi: «Internet sembra riproporre il piacere dello scrivere, tramortito dall'invenzione del telefono. Il linguaggio della chat è diverso dalla lingua scritta e da quella parlata, è qualcosa di inedito, la scrittura in rete è tattile ed estremamente partecipativa». Il momento della giornata prediletto dagli amanti virtuali è la sera, la notte, quando la città dorme e di fronte allo schermo tutto sembra più facile. Dietro il nickname di chi risponde c'è una persona reale «con corpo, sentimenti, affetti». Cadono le barriere del pudore, i sentimenti fluiscono, la corrispondenza si infittisce, è un bisogno irrinunciabile.
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