Questa volta, Sun e Google l'hanno fatta grossa. Martedì, gli stati generali delle due aziende si sono riuniti nella sede di Google a Mountain View per annunciare un accordo pluriennale per lo sviluppo e la diffusione dei rispettivi software. Nella conferenza stampa, è stato mantenuto un profilo abbastanza basso sui primi effetti della partnership. Si è parlato di un "bundle" tra la Google Toolbar e il Java Runtime Environment, che entro trenta giorni potranno essere scaricati insieme dal sito della Sun. Google, in cambio, ha promesso nuove commesse d'acquisto di prodotti Sun per gestire i suoi ormai innumerevoli servizi.
"Lavorare con Google ci permetterà di ampliare la distribuzione delle nostre tecnologie, di aumentare le opzioni per gli utenti, di abbattere le barriere", è stato il commento dell'amministratore delegato di Sun Microsystems, Scott McNealy. "Google e Java sono due tra i marchi tecnologici più conosciuti perché forniscono strumenti Web che migliorano la vita quotidiana degli utenti", gli ha fatto eco il pari livello di Google Eric Schmidt. "La Google Toolbar offre utili servizi di ricerca su Internet e Java permetterà di aggiungere maggiori contenuti interattivi".
Seppur giudiziosamente annotati e riportati dagli esperti del settore, i commenti ufficiali di McNealy e Schmidt sono però rimasti in secondo piano dietro all'interpretazione dell'accordo, che viene universalmente visto come un robusto attacco contro la leadership di Microsoft nel campo del software. Tutti i prodotti che dovrebbero beneficiare della nuova amicizia tra Sun e Google sono infatti in diretta concorrenza con quelli distribuiti da Redmond. Java compete con il sistema .Net, OpenOffice con la suite Microsoft Office, Solaris con Windows e la Google Toolbar indirizza a servizi rivali di quelli offerti da MSN.
Ma da un punto di vista strategico, l'azione congiunta di Sun e Google potrebbe anche avere maggiori effetti globali, accelerando il passaggio alla delocalizzazione degli applicativi su Internet, una visione secondo cui per utilizzare un software non bisognerebbe più conservarlo sul proprio pc (come avviene oggi, per esempio, con i vari Word e Excel) ma si potrebbe accedere a quelli offerti sul Web. Se per scrivere e leggere una email oggi ci appoggiamo a un server in California, così in futuro potrebbe essere anche per preparare un curriculum o gestire i conti domestici. E i pc diventerebbero semplicemente dei piccoli e agili terminali connessi a Internet 24 ore su 24.
Sia Sun che Google accarezzano da tempo l'idea, tanto che in casa Sun il motto che va per la maggiore è "the network is the computer" esulle tendenze di Google in questa direzione è stato addirittura già scritto un libro ("The Google Legacy: How Google Internet's Search is Transforming Application Software" di Stephen Arnold). Anche in questo campo, però, c'è già un robusto concorrente all'opera. E il nome è sempre lo stesso: Microsoft.
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