Un rapporto stilato da Sophos, una delle aziende leader nel settore della sicurezza informatica, fotografa la situazione mondiale dei paesi maggiormente produttori di SPAM (email spazzatura). I dati, riportati di seguito, prendono in esame il periodo aprile – settembre 2005 e lo confrontano con lo stesso periodo dell’anno precedente: Posiz. | Nazione | Apr-Set 2005 (%) | Apr-Set 2004 (%) | 1 | Stati Uniti | 26,35 | 41,50 | 2 | Corea del Sud | 19,73 | 11,63 | 3 | Cina (+ Hong Kong) | 15,70 | 8,90 | 4 | Francia | 3,46 | 1,27 | 5 | Brasile | 2,67 | 3,91 | 6 | Canada | 2,53 | 7,06 | 7 | Taiwan | 2,22 | 0,86 | 8 | Spagna | 2,21 | 1,04 | 9 | Giappone | 2,02 | 2,66 | 10 | Regno Unito | 1,52 | 1,07 | 11 | Pakistan | 1,42 | Non presente | 12 | Germania | 1,26 | 1,02 | | Altri… | 18,88 | 18,10 |
Si evidenzia subito che i primi tre paesi assommano insieme la maggior parte dello spam, con il 61,78%. Una nota positiva è rappresentata dal fatto che Stati Uniti e Canada, rispetto all’anno scorso hanno ridotto notevolmente il loro dato: sicuramente la ragione è da ricercare nella lotta che tali paesi hanno condotto contro questa "piaga informatica", utilizzando nuovi strumenti legislativi, sanzioni e condivisione delle tecniche, a livello di Internet Provider, per controbattere gli spammer (chi produce spam). Un ruolo attivo nella diminuzione del fenomeno, lo ha giocato certamente anche l’aumento della sicurezza nei sistemi informatici, come ci ricorda Graham Cluley, Senior Technology Consultant di Sophos: "L’introduzione di Windows XP SP2 un anno fa, con il relativo aumento della sicurezza, ha contribuito in maniera maggiore a difendere gli utenti domestici dagli attacchi, provenienti dall’esterno, ai loro computer. La preoccupazione ora è che gli spammer possano utilizzare altri metodi, quali spyware, malware, phising e furto d’identità per continuare a fare i loro sporchi affari". Nel rapporto si scopre infatti che il 60% dello spam è generato da computer-zombie, cioè PC infettati da malware che permettono il controllo a distanza, senza che l’utente se ne accorga: in questo modo gli spammer riescono a prendere il controllo del computer compromesso e spedire tonnellate di email pubblicitarie. Sophos raccomanda a tutti gli utenti, per evitare che i propri computer vengano compromessi ed entrino a far parte di questi eserciti di zombie, di mantenere sempre aggiornato il programma antivirus, di installare un programma Firewall in modo da bloccare i tentativi di attacco dall’esterno e di aggiornare il sistema operativo con le patch che via via vengono rese disponibili.
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