MILANO - L'industria discografica ha annunciato una massiccia operazione contro l'utilizzo abusivo di sistemi P2P. Sono 2100 le nuove azioni giudiziarie contro gli utilizzatori di programmi di file-sharing in cinque nuovi paesi europei, asiatici e per la prima volta anche sud americani. Con i nuovi casi il totale delle azioni legali contro utenti dei sistemi peer-to-peer sale a 3800, dislocate in 17 Paesi, tra i quali l'Italia. QUARTA ONDATA - Si tratta della quarta ondata di azioni legali dall'inizio della campagna ( primi mesi del 2004) e coinvolge tutti i principali network: Kazaa, Gnutella (Bearshare), eDonkey, Direct Connect, Emule, BitTorrent, WinMx, e SoulSeek. L'operazione arriva pochi giorni dopo l'importante accordo raggiunto tra l'industria discografica statunitense e Grokster, e una serie di decisioni prese da varie corti di differenti nazioni, che hanno stabilito con certezza che i servizi di P2P che violano il copyright, così come i loro utenti, commettono un reato e sono passibili di sanzioni legali che variano da paese a paese. John Kennedy, Presidente e Amministratore Delegato di IFPI - la Federazione Internazionale dei Produttori Fonografici - ha così commentato la vasta operazione: «si tratta della più grande operazione mondiale contro sistemi di file-sharing. Per la prima volta sono stati coinvolti anche paesi nel Sud-Est Asiatico e America Latina. Il messaggio è che dalla Svizzera ad Hong Kong, da Singapore all'Argentina, non esistono paradisi per coloro che scaricano illegalmente musica. Oggi non ci sono più giustificazioni per la pirateria digitale: 2 milioni di brani su oltre 300 siti sono disponibili nel mondo ad un prezzo ragionevole per gli utenti che vogliono scaricare in tutta sicurezza e legalmente. L'industria musicale sta inoltre compiendo grandi sforzi per ampliare il catalogo, resta ferma la determinazione nel voler combattere ogni forma di illegalità». AVVERTIMENTI - Le azioni legali sono state precedute da numerose campagne informative e di sensibilizzazione quali per esempio: i 52 milioni di messaggi istantanei che sono stati inviati a utilizzatori illegali di sistemi P2P, la campagna educativa rivolta ai genitori lanciata in collaborazione con Childnet International, la guida sul copyright spedita ad aziende ed istituzioni pubbliche in sei diversi Paesi, la produzione del software Digital File Check che permette di controllare il proprio pc ed eventualmente di rimuovere materiale musicale illegale. Questa nuova ondata di denunce ha lo scopo di contenere la pirateria digitale in un momento di grande espansione della banda larga e di incoraggiare la distribuzione legale di musica su Internet. 900 MILIONI DI BRANI ONLINE - I file illegali disponibili in rete sono attualmente 900 milioni mentre la penetrazione della broadband ha raggiunto globalmente il 13%. I download legali nella prima metà del 2005 sono triplicati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo la quota di 186 milioni di brani. In questi numeri non sono compresi il download tramite telefonino e i servizi su abbonamento, previsti in grande espansione nel 2006. Azioni Legali Azioni legali sono state condotte per la prima volta in Svezia, Argentina, Svizzera, Hong Kong e Singapore che si aggiungono a quelle già intraprese in Austria, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Giappone, Olanda, Regno Unito e Stati Uniti. OTTO AZIONI IN ITALIA - In Italia sono 8 le nuove azioni penali su utilizzatori illegali dei maggiori sistemi P2P. Sono 126 i soggetti denunciati dal 2004 ad oggi per violazione della legge sul diritto d'autore tramite l'utilizzo abusivo di programmi di file-sharing.
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