In questi giorni si tiene il Summit Mondiale sulla società dell'informazione promosso dall'ONU a Tunisi. Tra le altre cose, tra cui la presentazione del computer da 100 dollari, si è anche discusso su come e da chi dovrà essere gestito il WEB in futuro. Per la precisione si è discusso se sia lecito che una società californiana detenga il monopolio sull'assegnazione dei domini internet, soprattutto in considerazione che tale società è privata.
Alla fine della giostra non è cambiato nulla ed il discorso è stato rinviato di cinque anni, forse con un po' di delusione da parte di Cina, Francia e Germania molto critiche nei confronti della società americana. Di contro qualcuno ha ricordato che gestire l'assegnazione dei domini non offre alcun controllo sui contenuti, la censura viene già praticata senza la necessità del controllo dei doimini, la persona a sollevare queste obiezione è Robert Kahn, uno dei padri fondatori di internet.
Questa diatriba, che a questo punto potrebbe essere considerata più politica che pratica, ha tolto spazio a questioni di rilevante importanza come la possibilità di portare internet anche nei paesi più arretrati e di darsi delle scadenze per portare la connettivià anche nei posti più remoti della terra. Discorsi importanti visto che nel 2003 si era convenuti che entro il 2015 ogni villaggio della terra dovesse essere connesso, ma anche in questo caso l'argomento è passato in secondo piano e la considerazione unica è che continuano a mancare i fondi che nessuno pare stanziare.
Tra i problemi di censura del mezzo web in molti paesi del mondo e le discussioni su come tagliare la torta internet si sta concludendo anche questo Summit Mondiale di Tunisi
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