Le proteste di Altroconsumo sui nuovi servizi di informazione telefonica che hanno preso il posto del 12 (andato in pensione lo scorso 1° ottobre) continuano a dare risultati. Ai primi ribassi dei prezzi si aggiunge ora un provvedimento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che è intervenuto mettendo in evidenza la scarsa trasparenza e l'elevato costo dei nuovi servizi. L'Autorità ha adottato un provvedimento di urgenza che prevede: - il prolungamento per sei mesi, a partire dal 1° dicembre, del messaggio informativo gratuito neutrale sulla chiusura del 412. In pratica, chi chiama ancora questo numero (da qualunque numero, fisso o mobile) deve essere informato da un messaggio preregistrato del fatto che il servizio informazioni elenco abbonati non è più disponibile e che lo stesso è fruibile su altre numerazioni che iniziano genericamente con 12, senza riferimenti a una o più numerazioni specifiche assegnate alle imprese. Purtroppo abbiamo già avuto modo di verificare che almeno un operatore, Vodafone, non si è ancora messo in regola, e rimanda ancora al suo numero che fornisce informazioni telefoniche. Dietro nostra sollecitazione, Vodafone sostiene comunque che ottempererà al provvedimento del Garante entro dieci giorni; - una maggiore trasparenza delle informazioni per gli utenti sul costo dei nuovi servizi, anche attraverso la pubblicazione sul sito web dell'Autorità di una tabella comparativa dei prezzi praticati dai diversi operatori. L'Autorità ha inoltre deciso di avviare un procedimento di riduzione dei prezzi massimi praticati, assegnando alle parti interessate - operatori, utenti, associazioni dei consumatori - un termine di trenta giorni per presentare le proprie osservazioni. Una delle ipotesi avanzate dall’Autorità è quella di prevedere un'unica numerazione per il servizio informazione abbonati entro un periodo ragionevole di tempo, per evitare confusione e disguidi nell'utilizzo del servizio da parte degli utenti. Infine, sarà segnalato al ministero delle Comunicazioni l'opportunità di reinserire il servizio informazione abbonati nell'ambito del servizio universale, ovvero accessibile a tutti e a prezzi contenuti.
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