La RIAA comincia a non gradire la presenza sul mercato di tutta una serie di programmi che consentono di registrare con qualità digitale la musica eterea. La copia digitale di musica trasmessa dalle radio sta diventando la prassi e così la RIAA viene a bussare alla porta chiedendo il suo.
Le radio hanno il diritto di mandare tutta la musica che vogliono pagando un'inezia alle case discografiche (con la considerazione che è comunque pubblicità, dovrebbero essere le case discografiche a pagare le radio!), anche la copia su nastro da parte degli utenti è legale. Adesso il fenomeno comincia ad assumere una dimensione tale che la RIAA si sente in dovere di proteggere i diritti delle etichette che rappresenta proponendo svariati sistemi per controllare la possibilità di registrare la musica trasmessa dalle radio.
Insorgono i produttori hardware che dicono che questo è un modo per distruggere una tecnologia proprio nel momento in cui si sta sviluppando, si riferiscono alle svariate apparecchiature che consentono di registrare direttamente dalla radio su un file digitale che può essere conservato ed ascoltato ovunque. Ovviamente siamo soltanto alle dichiarazioni di guerra, la cosa deve passare per il congresso (visto che comunque di USA si parla) ed il procedimento non è immediato, in molti comunque hanno alzato il livello di attenzione visti i rapporti tra utenza e RIAA degli ultimi anni.
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