La potenza e l'aggressività della censura cinese continuano a mietere vittime illustri su Internet. Dopo Yahoo! e Microsoft, anche Skype avrebbe deciso di assecondare le "esigenze" del regime e di filtrare le chiamate effettuate tramite il suo software in Cina. Tra i termini oscurati dal gestore spiccano alcune voci importanti quali "Dalai Lama" o "Fanlu Gong", la setta religiosa basata sulla ginnastica che ha più di cento milioni di adepti e che il governo cinese combatte anche con il carcere e la tortura; ma la lista nera del regime è molto lunga. Tecnicamente parlando, quando un cinese pronuncerà i termini "vietati", il software di Skype riconoscerà il vocabolo proibito e lo coprirà automaticamente con un miagolio digitale o con un abbassamento improvviso del tono della conversazione. La grande muraglia elettronica di Pechino ha colpito ancora.
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