Riporto integralmente un interessante articolo apparso sul portale di Panorama riguardo all' uteriore "giro di vite" applicato contro il Peer to Peer. In Germania verranno messi in atto dei provvedimenti estremamente seri per chi scarica dalla rete files multimediali: Dal primo gennaio del prossimo anno, gli utenti tedeschi che scaricano da Internet contenuti multimediali tutelati da copyright potrebbero finire in carcere. A livello europeo si tratta del provvedimento più severo nella lotta alla pirateria
Scarichi un film o una canzone da Internet e corri il rischio di finire in galera per due anni. Accadrà in Germania, dove, a partire dal primo gennaio del 2007, diverrà esecutiva una delle leggi contro la pirateria più restrittive dell'intera Europa.
Ma non è tutto, lo stesso provvedimento prevede che se, oltre al download, c'è anche il fine di lucro, cioè la commercializzazione dei file scaricati sul proprio Pc, la pena vada ulteriormente a indurirsi, arrivando a contemplare altri cinque anni di reclusione.
La decisione tedesca arriva in un momento in cui il numero degli utenti del Paese che si connettono alla Rete ha raggiunto il suo culmine, ripercuotendosi anche nella quantità di opere protette da copyright che circolano liberamente sul Net. A questo dato si aggiunge la pressione sempre più intensa delle major discografiche e del cinema, preoccupate più a quantificare le perdite degli introiti che a lavorare per l'individuazione di un modello di business che stia al passo con il cambiamento dei tempi di quest'era tecnologica.
Pur rientrando nella stessa ondata repressiva che sta investendo in maniera massiccia un po' tutta l'Europa, la legge tedesca sta per certi versi agli antipodi di un'altra legge sul controllo dei contenuti online che nei giorni scorsi è stata votata in Francia. La differenza tra i due approcci è che i legislatori transalpini hanno privilegiato l'attribuzione di severe pene pecuniarie evitando però sanzioni penali e carcere per i navigatori "pescati" a scaricare musica e film.
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