Ryan Pitylak è stato condannato da una corte federale del Texas a pagare una maximulta di 10 milioni di dollari (7,9 milioni di euro circa) per spamming su internet, cioè la pubblicità indesiderata che invade la posta elettronica di milioni di utenti.
Il ventiduenne, ex studente, è considerato il «re» mondiale dello spam e, insieme a tre complici, è stato riconosciuto come creatore di «una delle peggiori officine di spamming», dalla quale, utilizzando almeno 250 differenti identità, milioni di navigatori della rete sono stati bombardati di pubblicità e file indesiderati, che spesso carpiscono informazioni e indirizzi dai computer che, malgrado la privacy, circolano e vengono poi a volte rivenduti ad altre società.
La sentenza è stata definita dal ministro della giustizia del Texas, Greg Abbott, che l'ha annunciata, «un avvertimento per tutti coloro che sono tentati di lanciarsi nell'invio di spam per fare soldi».
«Lo spamming non è solo un'intromissione nella nostra società, ma è diventato uno dei problemi più gravi fra gli utenti di computer», ha aggiunto Abbott in un comunicato. In una recente intervista al quotidiano texano «San Antonio Express», Pitylak ha dichiarato di essersi ritirato da tale attività e di voler lanciare una ditta per la sicurezza su internet, per aiutare gli utenti a lottare proprio contro lo spam.
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