Entrava nelle reti informatiche di servizi telefonici via internet (VoIP) e "rubava" minuti di conversazione che poi rivendeva a prezzi vantaggiosi. Edwin Andreas Pena, 23enne cittadino americano di origine venezuelana, è stato arrestato dall'Fbi a Miami insieme ad un hacker suo complice. Il ricavato della truffa informatica era già stato investito dal ragazzo in auto di lusso, beni immobiliari ed una moto d'acqua. La procedura consisteva nell'appropriarsi illecitamente di minuti di credito telefonico, per poi rivenderli al prezzo stracciato di 0.004$, per la gioia degli utenti, che sempre più numerosi usufruivano dell'offerta. In tutto sarebbero 15 le compagnie telefoniche on-line truffate, ognuna delle quali lamenta 300 mila dollari di danni. Le operazioni di Andreas Pena e del suo complice Robert Moore hanno avuto inizio nel 2004, e sono proseguite fino al maggio del 2006. Secondo l'accusa presentata martedì ad una Corte distrettuale in New Jersey, il bottino intascato supera il milione di dollari, di cui 20 mila guadagnati da Moore come compenso del suo lavoro di hacker, e i restanti investiti da Pena in beni immobiliari e di lusso. Sono disponibili in rete le foto della BMW personalizzata che il giovane mostrava su un forum di appassionati di motori. Pena rischia fino a 20 anni di carcere per truffa, mentre al suo complice è stato bloccato, per il momento, il sito della azienda informatica di sua proprietà. Le indagini dell'Fbi proseguono per scoprire una rete di hacker che si estenderebbe in diversi stati Usa per gestire il traffico delle telefonate illecite.
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