ROMA - Accompagnato da molte polemiche, qualche ripensamento e tanto rumore esce in Italia il 27 ottobre "Canis canem edit", il videogioco della Rockstar, la casa nota per il discusso e molto famoso "Grand Theft Auto". Il giocatore protagonista , è uno studente che deve sopraffare altri studenti e cercare di sopravvivere ad atti di bullismo in una scuola per ricchi. Il videogioco è consigliato a chi ha più di 16 anni e costa 64 euro e viene già indicato come uno dei pezzi forti del mercato natalizio.
Punta il dito contro questo tipo di giochi l'avvocato Jack Thompson, noto oppositore dei viedeogiochi violenti, che aveva chiesto il pronunciamento del giudice della Florida. La richiesta di Thompson è stata però liquidata come "una scocciatura" dal giudice Ronald Friedman, che, secondo quanto riporta il Washington Post, ha detto: "C'è molta violenza in Bully, tantissima, ma sempre meno di quanta ne vediamo ogni sera in tv".
In Italia riviste e siti specializzati magnificano le caratteristiche tecniche del videogioco e sottolineano che il clamore suscitato prima ancora della sua uscita è esagerato. Il problema però è più ampio e non riguarda solo i videogiochi violenti, poiché in fin dei conti il marchio con scritto "+16" è solo un suggerimento.
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