Si invocano nuove norme a tutela di persone differentemente abili. Il caso nasce dalla denuncia di una Onlus Italiana ,Vivi Down, contro Google Italia, per la vicenda del ben noto e triste filmato visibile sino a pochi giorni fa su internet, dove un ragazzo down veniva picchiato e fatto oggetto di scherno da parte di suoi coetanei. Il Pubblico Ministero, ha iscritto nel registro degli indagati due rappresentanti della filiale italiana e disposto la perquisizione dell'azienda, al fine di individuare il domicilio dei due manager, di nazionalita' statunitense, e chiarire le modalita' su come gli utenti pubblichino i video nel portale. La decisione della Procura di Milano e' stata favorevolmente commentata dal legale della Onlus Guido Camera; di altro parere Mauro Lupi Presidente di AdMaiora, che sull'argomento chiosa: "Tanti anni fa sequestravano le BBS per cercare non si sa cosa, oggi perquisiscono la sede italiana di Google" Immediate le reazioni del mondo Politico. Il Ministro Fioroni, invoca nuove norme circa l'assetto normativo della materia, evidenziando che non possono esserci due pesi e due misure, uno per la carta stampata e tv, e uno per la rete internet. Il rispetto della dignità umana è uno solo. Il principio di responsabilita' non può essere declinato a seconda del mezzo di trasmissione su cui viaggia un reato. Dello stesso parere la Parlamentare Maria Burani Procaccini, che lamenta un "vuoto legislativo. Da parte sua Google Italia, ha confermato la massima collaborazione dell'azienda con la polizia e ha ricordato che, non appena segnalato, il video è stato rimosso.
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