Il tribunale di Roma ha richiesto a Telecom Italia 3.636 nominativi di utenti che hanno condiviso file coperti da copyright attraverso le reti PeerToPeer. La richiesta parte da una denuncia di una casa discografica di Hannover, Peppermint Jam Records Gmbh, che sostiene di aver riscontrato la presenza nelle reti P2P di migliaia di file di cui l'azienda tedesca detiene i diritti. La consegna dei dati, prevista entro 15 giorni dalla data di richiesta, è stata decisa da una ordinanza del Tribunale di Roma (procedimento n. 81901/2006), ribaltando una precedente sentenza che avrebbe invece consentito a Telecom di evitare la fornitura di quelle informazioni. "È la prima volta che tante persone in Italia vengono individuate - spiega l'avvocato Otto Mahlknecht, che ha seguito il caso per Peppermint Jam Records Gmbh - ed accade perché la direttiva europea cosiddetta IP enforcement ha aumentato i diritti dei danneggiati. Lo scopo di Peppermint Jam Records Gmbh tuttavia non è quello di denunciare gli utenti, ma di lanciare un segnale forte a tutta la comunità internet che esercita quotidianamente la pratica del file sharing.
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