Circa 1.500 carte di credito Cartasì, sono state sospese a pochi giorni dall'inizio della validità in quello che è l'intervento di prevenzione più massiccio effettuato sinora da Servizi Interbancari, società che gestisce il servizio che pure ha visto danni per soli 50 milioni di lire.
Ne ha dato conferma a Reuters la stessa Servizi Interbancari, precisando che l'intervento all'inizio di settembre è scattato dopo che i sistemi di sicurezza avevano riscontrato irregolarità nelle operazioni di pagamento e che ha riguardato un lotto con scadenza agosto 2004. Le tessere, secondo quanto appurato da Reuters e non smentito dalla società, riguardavano clienti di Intesa Bci.
"Si tratta di una prassi nei nostri sistemi di monitoraggio - spiega a Reuters Giampaolo Radice, responsabile rischi aziendali di Cartasì Servizi Interbancari - nel caso in specie, sicuramente più consistente di altri, era stato verificato un utilizzo fraudolento di carte, in questo caso di un grande istituto, che è stato subito avvisato, anche perchè si trattava di carte multifunzionali, con bancomat".
I possessori delle carte, spiega Servizi Interbancari, sono stati contattati tempestivamente (con telegramma). Per chi invece aveva già provato a utilizzare la propria carta, è stato inserito un servizio di annullamento dell'operazione che invitava automaticamente a contattare il proprio istituto di credito.
UNA DECINA I CLIENTI DANNEGGIATI
I clienti danneggiati da questo episodio, che hanno la facoltà di disconoscere la firma degli eventuali acquisti fatti dai falsari, sono meno di una decina, dice Servizi Interbancari, che stima appunto in 50 milioni l'ammontare della frode.
Secondo Servizi Interbancari, l'episodio conferma l'efficienza dei sistemi di sicurezza impiegati.
"Impieghiamo strumenti sofisticati per controlli incrociati, che traggono origine da dove è utilizzata e una carta - spiega ancora Radice - se un utente spende un milione al mese per anni, poi in un giorno spende 3 milioni, magari in un esercizio ad alto rischio per precedenti usi fraudolenti, da lì inizia il monitoraggio. Se il controllo su altre carte dà risultati simili si interviene su tutto un lotto, come è accaduto stavolta".
Il tipo di falsificazione effettuata, spiega ancora Servizi Interbancari, è la riproduzione della banda magnetica attraverso un lettore in grado di duplicarne le caratteristiche su un'altra tessera. Una clonazione che diventerà quasi impossibile, dice la società, quando la banda magnetica verrà sostituita da un microchip, come è previsto che avvenga fra non molto.
Secondo la società, in Italia le frodi con carta di credito si mantengono a livelli fisiologici, con una media dello 0,08-0,10% sulle operazioni, contro una media europea dello 0,18%.
In Italia i titolari di carte di credito sono 11 milioni, secondo le stime di Servizi Interbancari, che conta sette milioni di titolari Cartasì e una previsione per il 2001 di oltre 300 milioni di operazioni.
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