Propagandare l'attività del Paese nello sviluppo del nucleare e inneggiare alla lotta contro Usa e Israele. Tutto in un videogame. E' la nuova, "invenzione" iraniana voluta dall'Unione per lo sviluppo intellettuale della gioventù, che, secondo il segretario generale dell'ente Mohammad Taqi Fakhrian, dovrebbe "diffondere la cultura della devozione e del martirio tra i giovani", soprattutto quelli tra gli 11 e i 16 anni. Protagonista del gioco, che si chiama "Save nuke scientist" è una giovane coppia di scienziati nucleari iraniani, Said e Mariam Kusha, che si trova in pellegrinaggio al mausoleo sciita di Karbala. I due vengono rapiti in Iraq dagli americani con la collaborazione di una spia al servizio di Israele. Le forze speciali di Teheran si imbarcano in una difficile missione per liberarli e sventare un attacco Usa alla stessa Repubblica islamica. In "Save nuke scientist" i partecipanti possono condurre missioni d'incursione in luoghi di importanza strategica, come lo stretto di Hormuz. L'obiettivo, realizzato grazie ai finanziamenti di Teheran, sembra essere la distruzione delle petroliere statunitensi che transitano per questo importante tratto di mare, punto di passaggio per circa due quinti del petrolio mondiale.
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