Se Ban Ki-Moon allunga le braccia e riesce a prendere la Dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite, hai guadagnato cento punti. Tanti quanti ne vale la libertà di espressione. Sono questi i due ''oggetti positivi'' in cima alla classifica, come li ha definiti il web master che ha creato/il videogame per la difesa dei diritti umani. http://www.saddleup.co.uk/liberalinternational/ Uno spazio virtuale diviso, come lo è il mondo reale, in buoni e cattivi dove il delegato a salvare il mondo è nientemeno che il segratario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Ideato da Liberal International (LI), la federazione mondiale dei partiti liberali, democratici e progressisti, il videogioco ha come obiettivo quello di informare sull'importanza di tutelare i diritti umani e di abrogare quanto li mette a rischio. Su tutto, il genocidio: basta avvicinarsi e il gioco finisce. Game over. Perché con la morte non si gioca, almeno qui. Se nel Web spopolano i videogiochi di al-Qaeda o quelli di Hezbollah dove si accumulano punti ''uccidendo il nemico sionista'', qui il gioco è bello se dura tanto. Nell'area del meno, ovvero dei punti che si perdono se si viene investiti da talune tragedie, troviamo invece la pena di morte: viene subito dopo il genocidio e comporta una penalità di cento punti. Se ne perdono 75, invece, se si prevedono i bambini soldato, i priginieri politici, i brogli elettorali o la corruzione. Meno 50 punti, invece, per i terroristi. Punteggi, o sottrazioni di punteggio, sui quali si potrebbe discutere, ma dei quali comunque fare tesoro. Il bene vale più del male. E il gioco, questa volta, non ha la connotazione negativa che spesso accompagna quello fatto dagli adulti. Inoltre, tra una partita e l'altra, c'è spazio per la riflessione. Sul sito, infatti, compiano stime e definizioni fornite direttamente dall'Onu. Come quella sui bambini soldato: le Nazioni Unite stimano che siano più di 300mila quelli impegnati nei conflitti armati. O la definizione di rifugiato: persona che viene perseguitata per questioni di razza, religione, appartenenza a un gruppo etnico o politico, costretto per questo a vivere lontano dal paese natìo. O, ancora, la pena di morte, definita una ''combinazione di eccessiva crudeltà e profonda ingiustizia'' in vigore in ben 68 Paesi. Una domanda, alla fine della partita, misura il grado di consapevolezza del giocatore. Per non dimentare, una volta spento il pc.
Altre Info
|