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Il male "oscuro" di Internet!



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Pubblicato da Robbi il 28/10/2007 alle 09:02

Non c'è fine alle insidie della rete. Gli avatar con cui ci si presenta nella comunità del 'world wide web' sono infatti diventati talmente simili agli originali in carne ed ossa, che spesso presentano gli stessi problemi nevrotici, spesso al limite della patologia. E dietro alter ego virtuali in apparenza 'normali' possono nascondersi persino pedofili, che sfruttano i mondi virtuali per adescare le proprie vittime.

A lanciare l'allarme è lo psichiatra Massimo Di Giannantonio: "Questi cloni sono talmente perfetti da racchiudere in sé anche i disturbi mentali degli utenti", avverte il direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asl di Chieti e docente di psichiatria all’università G. D’annunzio.

L'invasione è cominciata da qualche anno, ma come nel modo reale anche nell'esercito dei cloni si nascondono casi patologici.

"L’avatar - spiega di Giannantonio che ha avuto l'occasione di studiare da vicino i mondi virtuali - ha una dimensione nevrotica meno grave e una psicotica più grave. Il grado di scissione dell'apparato mentale è il segnale della difficoltà. Più profonda è la scissione, più il disturbo è grave". La spiegazione è da ricercare nei fenomeni proiettivi: "Ognuno - spiega l'esperto - proietta parte di sé fuori dall’ambito mentale. E l’avatar finisce per diventare anche un clone della propria patologia potenziale". In altre parole, i nevrotici e gli psicotici nel mondo virtuale danno vita ad avatar 'disturbati'. Cloni malati riconoscibili da segnali precisi.

"Individuare gli avatar pericolosi è possibile - spiega di Giannantonio - integrando l'analisi delle caratteristiche estetiche, e l'interazione online di un esperto con il personaggio". L'aspetto, sul web più che mai, è 'traditore': così è meglio diffidare da guerrieri onnipotenti e aggressivi e da 'vamp' ammiccanti e manipolatrici. E' questo, infatti, l'identikit al maschile e al femminile del clone 'problematico', dietro cui potrebbero nascondersi psicotici in carne ed ossa. "In linea teorica - osserva l'esperto - un avatar femminile è pericoloso quando è eccessivamente seduttivo e disponibile, immotivatamente disinibito e manipolatorio. La sua versione al maschile è un personaggio che fa riferimento a gesta epiche ed eroiche, si definisce senza macchia e senza paura e si attribuisce qualità assolutamente all’apice, senza manifestare mai alcuna contraddizione o difficoltà".


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Non c'è fine alle insidie della rete


Che palle.
Sembrano notizie da TG di Italia 1.
thedox
Io direi che gli Avatar sono sicuramente più disturbati rispetto alla realtà. Sono moltissimi infatti coloro che si nascondono dietro alla virtualità di internet , fanno i gradassi ma poi nella vita reale sono delle persone con particolari problematiche, internet gli permette di proiettarsi con minore difficoltà e paure rispetto alla realtà a volte enfatizzandole.
Di sicuro chi è disturbato già nella reatà proietta il disturbo sull avatar e il suo comportamento.... diciamo che più che una notizia è una conferma...
n@ndo
questa la dice lunga riguardo la psichiatria.
o sei bianco o sei nero,non puoi essere giallo,tutt'al più grigio....come loro appunto.
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