Nel pacchetto sicurezza per ora rinviato, proposto da Amato e Mastella, è presente un argomento che riguarda uno spinoso problema: l'utilizzo di internet per l'adescamento di persone in rete!
La scorsa settimana si era applaudita la norma che per reati di pedofilia perpetrati con l'uso di chat (adescamento ad esempio) portava ad una pena di 3 anni. Adescamento che poteva avvenire sia su pc che su cellulare, sia sulle normali chat che instant massenger o via sms. Il problema è che il testo della legge, una volta letto, risulta essere troppo generalista, così allargato che potrebbe creare non pochi problemi in quanto vi si dice che un maggiorenne che intrattenga una relazione allo "scopo di sedurre, abusare o sfruttare sessualmente un minore al di sotto dei 16 anni" per "ottenerne la fiducia" può essere considerato colpevole. La norma di legge è simile a quella già presente in altre nazioni come Usa e Gran Bretagna dove Internet è più sviluppato, ma in nessuna di esse vi è la parola "sedurre". Perché a questo punto si aprono scenari che potrebbero creare problemi come alcuni politici (e non solo esperti di internet) hanno commentato. Perché sedurre non significa voler abusare e soprattutto nel nostro ordinamento giuridico si consente di avere una vita sessuale "libera" già ai 14enni. Quindi, facendo un esempio che potrebbe accadere con una certa frequenza anche nella realtà, se un giovane di 18 anni "seduce" via chat una ragazza di 15 anni, cosa che accade anche normalmente nella realtà, per esempio a scuola, potrebbe venire perseguito per legge anche se nelle sue intenzioni non vi è nessuna volontà criminosa. Il pacchetto sicurezza, con questa norma assolutamente non chiara e che potrebbe dare numerosi falsi problemi a livello giudiziario, dovrebbe essere approvato tra qualche giorno.
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