AMD, è stata accusata di essere responsabile dei problemi incorsi ad un neonato, Ryan Ruiz, nato con gravi malformazioni. La madre, Maria Ruiz, che ha lavorato dal 1988 al 2002 presso la Fab 14 di Autin di AMD nelle cosiddette "clean room", ritiene che l'esposizione ad agenti chimici in tutti quegli anni siano alla base dei problemi incorsi al piccolo Ryan, oggi sedicenne. La causa Ruiz contro AMD, presentata presso la Travis County District Court, afferma che Maria Ruiz, durante la gravidanza, non fu messa nelle condizioni di essere protetta dall'esposizione ad agenti chimici e, cosa ben più grave, che AMD non abbia preso le adeguate precauzioni del caso nei confronti dei lavoratori, pur conoscendo i rischi. Non solo; la causa parla anche di una denuncia del personale medico di allora, che non seppe avvisare adeguatamente Maria Ruiz del pericolo a cui andava incontro, né di aver effettuato indagini pre-natale adeguate per individuare le malformazioni. Dopo essersi accorta di essere incinta, Maria Ruiz chiese un parere se il proprio lavoro potesse mettere a rischio la salute del proprio figlio ma, rassicurata dai medici, riprese a lavorare fin quasi alla nascita del figlio Ryan. Molto triste il proseguimento della vicenda, con la nascita del piccolo Ryan privo del braccio destro e con danni cerebrali e congnitivi. Quello che è certo è che Levy Phillips & Konigsberg LLP, lo studio legale contattato da Maria Ruiz, non è nuovo a questo tipo di cause, sempre legate a malformazioni di bambini nati da persone che hanno lavorato in camera sterile, o "clean room". Quello che appare evidente, e che dovrà essere dimostrato dai legali di Maria Ruiz, è che vi è un incremento sospetto di nascituri malformati fra coloro che lavorano in clean room a contatto con agenti chimici di una particolare tipologia.
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