Il fondatore di Apple, Steve Jobs, ha accusato Microsoft di aver patteggiato un'ammenda, per la soluzione della causa mossa al gigante del software da alcuni degli stati Usa, che non corrisponde a quanto stabilito dalla corte.
Secondo Jobs Microsoft avrebbe acconsentito a fornire oltre un miliardo di dollari in software e hardware alle più povere delle scuole degli Stati Uniti, ma il valore della donazione disposta dall'azienda sarebbe in realtà di un solo milione di dollari.
Il fondatore di Apple, che la settimana scorsa si è opposta alle condizioni di soluzione della causa per antitrust di Microsoft, sostiene che la software house potrebbe addirittura trarre un vantaggio dalle disposizioni del tribunale, in quanto potrebbe espandere la propria presenza nelle scuole.
Per evitare questo Jobs propone che Microsoft versi in contanti il miliardo di dollari a un ente benefico che provveda poi a distribuire il denaro alle scuole, gli istituti potrebbero così acquistare liberamente il materiale che preferiscono.
L'opposizione di Apple non è priva di interesse: la casa della mela negli Stati Uniti ha infatti una quota di mercato pari al 4 per cento, ma i Mac sono invece presenti nel 47 per cento delle scuole. L'appello di Steve Jobs arriva a pochi giorni dalla provocatoria offerta di Red Hat, azienda leader nel software Linux che, sostenendo una medesima critica all'ammenda concordata da Microsoft, aveva proposto di offrire gratis il software alle scuole a cui Microsoft avrebbe fornito hardware per l'intera somma di un miliardo di dollari.
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