Lo scrittore di romanzi horror Stephen King ha criticato il progetto di uno Stato Americano di vietare i videogame violenti; crede che sia esclusiva competenza dei genitori controllare come si divertono i figli. King, nella rubrica di cultura pop che tiene su Entertainment Weekly, ha scritto che, pur non essendo un fan di videogiochi, si è indignato quando ha saputo che in Massachusetts la vendita di giochi violenti ai minorenni potrebbe essere proibita da una legge ora in discussione. L'opinione si inserisce nel dibattito sulla proibizione dei videogiochi violenti e sulla loro influenza sui comportamenti violenti. Secondo King, i cui romanzi "Shining" e "Carrie" sono diventati film horror, i videogame non fanno altro che riflettere una violenza che esiste già nella società. La misura più efficace, scrive King, è che i genitori si interessino di quello che i figli guardano e leggono, di quello che fanno e delle persone che frequentano. I genitori devono avere il fegato di proibire il materiale che trovano inadatto ... e poi spiegare perché viene vietato.
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