Wikipedia, l'enciclopedia online, è tornata ieri accessibile dai computer cinesi dopo essere stata oscurata per più di un anno. La pagina principale del sito è tornata in funzione, anche se risulta ancora impossibile fare ricerche su temi considerati tabù dal governo cinese. Pechino blocca l'accesso ai siti internet che ritiene "sovversivi" e filtra con regolarità i contenuti di quelli liberi, in cerca di termini politicamente sensibili. Non è chiaro il motivo che ha sbloccato Wikipedia. Un portavoce del ministero degli Esteri, dice di non sapere nulla al riguardo, ma aggiunge che "Pechino sostiene lo sviluppo di internet, che nel Paese ha 123 milioni di utenti". Sostieene inoltre che il governo regola la Rete secondo leggi e regolamenti interni. In ogni caso, grazie a server proxy e ad altri accorgimenti alcuni cinesi riescono ad accedere ai siti "scomodi". Secondo alcuni analisti, il governo teme Wikipedia non tanto per i contenuti quanto per il processo editoriale aperto, che permette la creazione di una fitta rete di editori con idee.
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