Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. In Gran Bretagna, evidentemente, sono in molti a pensarla così. Sembra infatti che nell'era di Internet il matrimonio si basi più sullo spionaggio che sulla reciproca fiducia. Un'indagine dell'Università di Oxford, ha analizzato poco più di 6000 coppie sposate. Il risultato? Un partner su cinque controlla regolarmente le email del compagno o della compagna per cercare di smascherare un eventuale tradimento. Un coniuge su 10, inoltre, mettono il naso anche nella cronologia dei siti web visitati dal partner per scoprire se il compagno è un frequentatore abituale di siti con "donnine allegre" E proprio per quanto riguarda la cyber-pornografia, o presunta tale, gli uomini tendono a considerarla un “peccato veniale”, nulla più di un hobby accettabile, mentre per lei è un passatempo da condannare, anche perché potrebbe essere il primo passo verso il tanto temuto tradimento on-line. Ma è veramente utile spiare le mail del partner? Come capire il confine tra un semplice scambio di battute, un flirt e una vera e propria relazione extra-coniugale? E il tradimento on-line si può considerare un vero e proprio tradimento? Ma sono anche molte le contraddizioni che emergono dallo studio, probabilmente a fronte di qualche bugia. Il 10% delle coppie sotto esame afferma che mail e sms sono essenziali per un buon mantenimento di relazioni sentimentali e coniugali, ma il 97% condanna senza esitazione le relazioni nate sulla rete, l'85% è contrario anche ai flirt che rimangono nei limiti di uno scambio di mail o di sms puramente platonici. Ma nonostante ciò, il 6% del totale delle coppie sposate si è conosciuta proprio grazie a Internet.
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