Il Parlamento Europeo si è pronunciato sul tema della protezione del copyright musicale bocciando il cosiddetto regime dei tre strike , ovvero la strategia oggetto di proposte di legge avanzate negli ultimi mesi dai Governi di diversi Paesi europei al fine di frenare il peer-to-peer e punire non solo chi scarica materiali protetti da diritto d'autore, ma anche chi agevola tale attività. Tutto è cominciato in Francia alla fine dello scorso anno, quando,nel giorno della firma del Memorandum of Understanding (il documento a tutela dei diritti di major e artisti), il presidente Nicolas Sarkozy ha associato il peer-to-peer alla distruzione della cultura.
La soluzione elaborata a Parigi chiama in causa gli internet service provider, invitandoli a monitorare l'attività dei propri utenti e a tagliare loro la connessione nel caso in cui siano colti per tre volte consecutive nel download di file proibiti, dai sistemi di condivisione online. Il Parlamento ha quindi bocciato tale procedura, considerandola di fatto lesiva delle libertà civili e dei diritti umani: l'internet è un mezzo di partecipazione e di accesso alla conoscenza e non si può pensare di proteggere il diritto d'autore disconnettendo i cittadini dalla rete.
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