I terapeuti sbarcano su Second life, blog e Rete in generale con l’obiettivo di offrire un sostegno o aiutare in un percorso di cura già avviato chi soffre di anoressia e di disturbi alimentari in generale. Il problema sfiora ormai il 10% della popolazione giovanile: un milione di ragazzi combattono ogni giorno con il cibo anche in forme fortunatamente molto meno gravi. Roberto Ostuzzi, presidente uscente dell’Ansisa, ha annunciato nel decimo congresso nazionale di avviare già nei prossimi gioni i lavori per questa iniziativa inedita. L’idea è nata durante la sessione dei lavori, dalle osservazioni offerte dal libro del giornalista Gian Luca Nicoletti, esperto di rete che ha vissuto per sei mesi in Second life proprio per studiarne regole e comportamenti. Su Internet, vengono aperti siti proana (di seguaci dell’anoressia, appunto pro anoressia) e promia (a favore della bulimia), alimentati da esaltatori di queste patologie. Già alcune sperimentazioni a livello di iniziative personali da parte di singoli terapeuti sono state avviate negli Usa. Il progetto italiano riguarderà invece l’ intera rete.
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