Dopo essere stato il primo storico sistema di peer to peer per lo scambio di files .mp3, Napster si è più volte "riciclato" fino a diventare un network di vendita di files musicali online legale e gestito da Roxio che aveva acquistato lo storico marchio con l'obbiettivo di creare un concorrente di Itunes, magari rivendendo poi lo stesso servizio (ed il portafoglio di utenti registrati) a qualche colosso della musica che potesse davvero fare concorrenza ad Apple. Fino ad oggi però la strategia si è rivelata fallimentare, ma finalmente qualcosa si è mosso: Best Buy, la più grande catena USA di negozi di elettronica di consumo ha deciso di acquistare, per 121 milioni di $, Napster ed il suo bagaglio di circa 700.000 utenti registrati. Cosa vorranno farci quelli di Best Buy è presto per dirlo, però fa piacere che un marchio che ha fatto la storia di Internet sopravviva ancora, seppur con finalità diametralmente opposte alla sua filosofia originale.
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