Addio al vecchio dizionario cartaceo e addio anche al vocabolario solo testuale: l’ultima frontiera del glossario è multimediale, user generated per intenderci. Si chiama Wordia ed è un progetto lanciato la scorsa settimana in Inghilterra dal produttore Edward Baker e da Michael Birch, fondatore del social network per studenti Bebo e padre di altri progetti, come playfire.com e come Mystore.com. Forse la poca soddisfazione rispetto ai dizionari cartacei ha spinto gli ideatori ad aggiornarli e completarli con un video online. Ciascun utente può caricare la video-definizione che vuole, è sufficiente condividere il filmato su YouTube e l’unica condizione è l’approvazione finale da parte della redazione, che si riserva un ruolo di filtro. Ce ne sono di divertenti e di stravaganti e accanto ogni video è riportata anche la definizione testuale di Harper&Collins. Il debutto ufficiale di Wordia, suggestivo e fortemente simbolico, visto che è stato realizzato e presentato, con un archivio già molto ricco comprendente 76 mila parole e 120 mila definizioni, nella casa che fu del dottor Samuel Johnson, fondatore del primo dizionario della lingua inglese.
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