Aduc lancia una campagna per disdire il Canone Rai e ristabilire la legalità. A non rispettare la legalità, secondo l'associazione consumatori, non sono gli utenti inadempienti, quanto la Rai e il Parlamento italiano, che non hanno ancora insediato la Commissione parlamentare di vigilanza Rai. In pratica manca il controllo del legislatore su ciò che la televisione pubblica. Inoltre Aduc accusa la Rai di non aver ancora pubblicato sul proprio sito l’elenco delle consulenze esterne e relativi compensi, violando la legge n. 244/2007 e della circolare DPCM 16/3/07. L'associazione dei consumatori se la prende con la scorrettezza degli incaricati Rai che, intrufolandosi nelle case dei contribuenti in modo spesso irrispettoso, invitano chi e’ sprovvisto di tv a firmare dichiarazioni di possesso di apparecchi televisivi spiegando che si tratta solo di una firma per ricevuta o per presa visione. Inoltre il ministero delle Comunicazioni (oggi Sviluppo Economico) da due anni non risponde a sei interrogazioni parlamentari e un interpellanza dell’Agenzia delle Entrate su quali apparecchi, oltre al televisore, sia dovuto il pagamento del canone, come ad esempio, il possesso di un pc, di un cellulare o di altri apparecchi non televisivi. Se la richiesta e’ inviata entro il 31 dicembre 2008, dal 1 gennaio 2009 il canone non sara’ piu’ dovuto.
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