Un giorno si potranno trasferire i dati dei nostri hard disk nel nucleo dell'atomo. Gli scienziati hanno infatti dimostrato quello che è stata definita "l'ultima miniaturizzazione della memoria del computer", riuscendo a memorizzare dati per quasi 2 secondi nel nucleo di un atomo. Si tratta di un passo fondamentale per lo sviluppo del computer quantici, secondo la National Science Foundation (NSF). Usando una nuova tecnica, un team internazionale di scienziati ha dimostrato che l'informazione memorizzata nel nucleo ha una durata di circa 1,75 secondi. E' un risultato significativo, perché prima che fosse sviluppata questa tecnica, la durata massima dell'informazione memorizzata in un nucleo era inferiore a un decimo di secondo. Altri ricercatori impegnati nel campo del quantum computing hanno calcolato recentemente che se un sistema quantico potesse memorizzare informazioni per almeno 1 secondo, le tecniche di correzione degli errori potrebbero proteggere quel dato per un tempo indefinito. Gli scienziati della Princeton University, Oxford University e del dipartimento statunitense dell'energia, hanno sfondato la barriera del secondo con un sistema che utilizza l'elettrone e il nucleo di un atomo fosforico incluso in un cristallo di silicio. Secondo la teoria della meccanica quantistica, gli atomi e altre strutture possono esistere in stati multipli, trovandosi anche in due posti contemporaneamente. Nel quantum computing, ogni singola informazione potrebbe quindi avere più di un valore contemporaneamente, portando a un incremento di prestazioni nell'elaborazione ora inimmaginabile.
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