Ormai è una giungla. Stiamo parlando dei piani tariffari dei vari operatori. Trovare la più adatta alle proprie esigenze è ormai impresa improba. Già il proprio operatore per ogni singolo piano ha almeno tre opzioni diverse che si incrociano con altrettante promozioni. Adesso ci si mettono anche compagnie minori che acquistano traffico all'ingrosso dai gestori di rete e li rivendono scontati. Un bailamme! Per evitare il mal di testa e poderosi "giramenti" molti si affidano a siti che si offrono di calcolare la tariffa più adeguata alle singole necessità: per una "modica" cifra che varia tra i 5 e ui 15 euro. Ma chi ci assicura che il responso sia veramente giusto? Del problema adesso si sta occupando l'Authority delle telecomunicazioni. Il Garante, in altre parole, vuole esaminare i vari "tariffometri" per certificarne l'indipendenza e la bontà dei calcoli. Corrado Calabrò, incredibile ma vero, svegliandosi dal letargo, ha infatti avviato la consultazione su un documento che prevede l'accreditamento dei soggetti indipendenti titolari di motori di calcolo per la comparazione dei prezzi dei servizi di comunicazione elettronica. In sostanza, nel giro di qualche mese i motori di calcolo che si dimostreranno indipendenti dai gestori e sufficientemente accurati nei modelli di calcolo otterranno un marchio da esibire nella propria home page e il loro indirizzo web verrà riportato sul sito dell'Agcom.
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