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Scarichi porno? Paga 600 euro



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[ Bit Torrent Inc: Un fallimento ] [ Il futuro delle memorie di massa ]
Pubblicato da Robbi il 09/12/2008 alle 07:47

Ancora un caso di richiesta di risarcimento per il download di contenuti digitali protetti dal diritto d’autore avvenuto tramite reti peer-to-peer. Questa volta i contenuti sono film e video a carattere pornografico e gli utenti sospettati di aver scaricato materiale tutelato dal copyright sono alcune migliaia di cittadini britannici.

A inviare le notifiche di ingiunzione di pagamento come accordo extragiudiziale per evitare che la vicenda approdi nei tribunali d’Oltremanica è stata la società tedesca DigiProtect, che a nome dei suoi clienti ha chiesto un risarcimento di circa 600 euro a ogni netizen accusato del download illegale.

La Società tedesca ha tracciato gli IP degli utenti sulle reti P2P e ha richiesto poi ai tribunali competenti le ingiunzioni necessarie a obbligare gli Internet Service Provider che forniscono le connessioni agli utenti individuati a produrre le informazioni relative. La legge britannica lo consente. Ma il procedimento ha generato alcuni risvolti che potremmo considerare persino comici .

È noto che se si utilizzano connessioni condivise o reti Wi-Fi aperte, è difficile risalire all’esatta corrispondenza tra IP e identità dell’utente. E così, tra le migliaia di lettere inviate, con l’elenco dei materiali per adulti scaricati e con l’ora e la data di ogni singolo download, alcune sono finite anche nella casetta delle lettere di cittadini che non conoscono neppure l’esistenza delle reti P2P. Come nel caso di una signora di 65 anni che non ha capito neanche di cosa la lettera stesse parlando.


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Commenti:
robinhood
Mi spiace per la povera signora inglese, ma credo che anche nel suo paese la legge non ammetta l'ingnoranza, se ha lasciato aperta la sua rete wifi è stata una sua negligenza, una disattenzione che può costare cara come in effetti è successo. Poi potrebbe anche successo questo: "ciao zia/nonna, posso usare il tuo computer per fare i compiti, il mio si è rotto......
LoryOne
Far pagare gli utenti perchè hanno scaricato video protetti da copyright ?
Cazzate, come al solito.
Deve pagare solo chi ha messo il video on-line e che non vengano a dire che non è possibile tracciarlo !!!
Il fatto è che si cerca sempre si far più guadagno di quello che è giusto pagare per risarcimento.
Qualunque forma di risarcimento nelle forme e nei modi adottati ed esplicitati all'interno della notizia è un puro abuso, una forma di correttivo mascherato ai fini di lucro.
lcoroll
Salvo che la legge inglese sia diversa anche se lo scarico è avvenuto dall'utenza della signora devono dimostrare che ad effettuare lo scarico sia stata la signora e solo dopo potranno pensare di intentarle causa. Visto che in UK il concetto di privacy è un tantino più avanzato che da noi, anche se ha lasciato la connessione aperta questo non autorizza nessuno ad utilizzarla, quindi, a mio avviso, non ha alcuna colpa se non di essere stata "pirla". E concordo con LoryOne. E' la solita mentalità, visto che non riesco o non voglio intervenire a monte, vado a colpire l'anello debole: forte con i deboli, debole con i forti, mi ricorda qualcuno...
Luigi
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