Sempre più tecnologico, ottico, wireless con o senza pallina, il mouse festeggia i suoi primi quarant'anni. Fu ideato da un ricercatore dello Stanford Research Institute, Douglas Engelbart, per nulla versato nel design: il primo prototipo, infatti, non era altro che un quadrato di legno, con un tasto di attivazione e un filo per collegarlo al computer. A dire il vero le enormi potenzialità di utilizzo del nuovo strumento, che permetteva di muoversi agilmente sullo schermo e all'interno dei documenti, non vennero immediatamente comprese di colossi dell'informatica. Il mouse, infatti, si diffuse su larga scala soltanto anni dopo (1972) quando Steve Jobs ne vide uno in azione e decise di darlo in dotazione con il personal computer Lisa della Apple. Il successo fu tale che Microsoft e Ibm si videro costretti ad adeguarsi rapidamente. Dopo quarant'anni di onorata carriera, tuttavia, il mouse rischia oggi di finire in soffitta: l'avvento del touch screen, sempre più diffuso, ne minaccia infatti la sopravvivenza
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