Enzo Valente, responsabile della rete italiana della ricerca GARR-B, in occasione della presentazione al CNR di Società Internet, la sezione italiana della principale organizzazione mondiale per lo sviluppo della Rete, ha denunciato il fatto che i collegamenti di Rete Internet, in Italia, sono 10 volte più cari rispetto ai costi sostenuti presso gli altri paesi industrializzati dell'Unione Europea.
Il collegamento Internet da Malta a Catania costa 10 volte di più che da Malta agli Stati Uniti, la qual cosa determina un forte rallentamento nello sviluppo della società dell'informazione in Italia.
Del problema si è discusso nel corso del Convegno "Società dell'Informazione" (che è stato trasmesso in diretta Internet all'indirizzo di Società Internet il 25 gennaio scorso) promosso a Roma dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, in seno al quale si sono incontrati i massimi esperti delle nuove tecnologie per fare il punto sul contributo dato dal nostro Paese alla crescita tecnologica.
Sono emerse le carenze del mercato e l'assenza di regole opportune, così si è espresso Valente: "Non c'è dubbio che un limite importante alla diffusione dei collegamenti Internet tra le aziende e tra i consumatori è dato dall'alto costo della connessione di rete.
Un dato che ci accomuna a Grecia e Portogallo, ci allontana dagli altri paesi industrializzati della Comunità Europea e potrebbe diventare drammatico con l'introduzione dei moderni servizi di Rete".
Il paradosso sta nel costo elevato imposto dall'Authority per le Garanzie nelle Comunicazioni, introdotto per evitare che Telecom Italia si possa avvantaggiare nella sua posizione di ex-monopolista; le tariffe, nei fatti, non hanno favorito il libero gioco della concorrenza ma, piuttosto, hanno portato gli altri operatori ad adeguarsi maggiorando i costi di collegamento. Unico rimedio possibile sembra essere quello di liberalizzare i costi dei circuiti tra le varie compagnie.
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