Con i dischi allo stato solido (SSD) sempre più vicini in termini di capacità e prezzo agli hard disk convenzionali (HDD), gli esperti ritengono che non ci vorrà molto tempo prima che questi ultimi appartengano definitivamente al passato e che tutto lo storage di un computer finisca per risiedere in una memoria flash sulla scheda madre. Un disco allo stato solido utilizza solo l'elettronica per la memorizzazione dei dati, in particolare una memoria non volatile in tecnologia NAND, come le memorie flash o SDRAM. Non contiene parti meccaniche o dischi magnetici, come nei dischi rigidi tradizionali, e per questo sarebbe meglio utilizzare il termine solid state drive invece che solid state disk. Trasformando lo storage da device periferico a componente diretto dell'architettura di sistema, le prestazioni di I/O dei dati potrebbero immediatamente raddoppiare o addirittura quadruplicare se non di più. Nell'arco di tre anni, i drive SSD con 256 GB di capacità ,attualmente già disponibili, saranno vicini come prezzo agli hard disk tradizionali equivalenti . Questo porterà tutti i produttori a riconsiderare seriamente la questione dell'interfaccia.
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