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Pirateria



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[ Security: MS02-006 ] [ Visio 2002 SR-1 ]
Pubblicato da Thor il 19/02/2002 alle 00:00
La International Intellectual Property Alliance, associazione che include le maggiori organizzazioni per la difesa del diritto d'autore, ha trasmesso alle autoritą Usa una lista di nazioni, tra le quali figura l'Italia, accusate di "non tutelare sufficientemente la proprietą intellettuale", chiedendo che vengano inserite in un elenco speciale a rischio di sanzioni commerciali. Lo ha comunicato a Reuters la Business Software Alliance (Bsa), organizzazione internazionale fondata nel 1988 per contrastare la duplicazione illegale di software.
L'Italia, spiega Bsa, figura tra i paesi con maggior tasso di pirateria informatica (46% nel 2000) un fenomeno che include l'uso di software senza licenza fino alla falsificazione vera e propria.
NAZIONI "A RISCHIO"
La lista delle "nazioni a rischio", scrive Bsa, č stata trasmessa al segretario americano del Commercio Estero, Robert Zoellick, con la richiesta che vengano inserite nell'"Elenco speciale 301", lista ufficiale del governo Usa dei Paesi che non proteggono adeguatamente la proprietą intellettuale. L'inserimento -scrive la nota- potrebbe comportare anche l'adozione di sanzioni commerciali.
Il tasso di pirateria in Italia, nonostante una legge ad hoc (la 248 del 2000) e il successivo regolamento attuativo, nel 2000 era del 46%, con una crescita del 2% rispetto all'anno prima.
In Italia la legge stabilisce l'obbligo della "bollinatura" Siae sui prodotti software immessi sul mercato (anche se prodotti all'estero, come negli Usa) e, in caso di vendita online, si chiede ai produttori una certificazione obbligatoria per ogni versione o aggiornamento.
Una misura che, spiega Bsa, scontenta i produttori.
"Dobbiamo segnalare quei governi che continuano a permettere attivitą contrarie agli obblighi internazionali causando una ricaduta negativa sul mercato globale e sulle potenzialitą offerte da un mondo online sicuro e legale", ha dichiarato Robert Holleyman, presidente e amministratore delegato di BSA, motivando la richiesta agli Usa.
L'Organizzazione mondiale del commercio (Wto, World Trade Organization) ha promulgato una serie di parametri per la tutela della proprietą intellettuale a cui i paesi aderenti sono chiamati ad adeguarsi.
Tra le nazioni "a rischio", si legge nella nota, figurano la Cina, ultima entrata nel Wto, il Costa Rica, Taiwan, Uruguay e Corea.

  • Un elenco completo č disponibile sul sito iipa



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