Bernie Banford, ingegnere aeronautico britannico stava esplorando il mondo con Google Ocean (la nuova applicazione di Google Earth, il mappamondo virtuale ideato dal colosso del web) quando al largo delle Canarie ha notato, sul fondale dell'Atlantico, un quadrato quasi perfetto con all'interno un reticolo. Come fossero strade. Ed eccitatissimo ha subito contattato il tabloid The Sun. E il Sun certo non si è tirato indietro. Anzi. Ha sparato la notizia in prima pagina: 'E' Atlantide?', s'interroga oggi il quotidiano britannico che pubblica la foto scattata attraverso Google Earth. Il dubbio è comprensibile, gli elementi per gridare alla scoperta archeologica del secolo sono lì, a portata di mano. "Sembra la foto aerea di una città di nuova costruzione", ha subito fatto notare Banford. "Deve essere per forza costruita dall'uomo". Il luogo poi è perfetto, in linea con le famose indicazioni di Platone. Che, nel Timeo, posiziona Atlantide proprio davanti alle Colonne d'Ercole. A far dispiegare ancor di più le ali del sogno ci ha pensato poi l'immancabile 'esperto'. Ovvero Charles Orser, professore della New York State University, vera e propria autorità in materia. "Il sito - ha detto Orser al Sun - è uno dei più adatti per cercare Atlantide. E merita una missione di ricerca, anche se poi la griglia dovesse rivelarsi di origine naturale". La città perduta, stando a Google, si trova alle coordinate 31° 15' 15.53"N e 24° 15' 30.53"W. Ovvero a circa mille chilometri dalla costa africana, a 5,5 km di profondità Google smentisce la notizia con un comunicato in cui dichiara che gli utenti stanno vedendo è un artefatto causato dal processo di collezione dei dati". Niente Atlantide, insomma. Ma solo le 'strisciate' dei sonar marini captate dai satelliti. "Le linee - ha sottolineato l'azienda - coincidono con il percorso delle navi oceanografiche". Il sogno, dunque, è durato lo spazio di un mattino. Ma è stato bello lo stesso.
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