Il motivo dell'agitazione della maggioranza degli editori di libri italiani ruota tutto attorno a Google ed al suo servizio "Book Search" in funzione del cui successo quelli di Mountain View stanno digitalizzando o vorrebero digitalizzare, tutto lo scibile umano scritto oggi su carta. Secondo gli editori nostrani, Google avrebbe già digitalizzato centinaia di migliaia di volumi editi in Italia. Il nodo della questione rappresenta la digitalizzazione delle cosidette "opere fuori commercio", ovvero quei libri pubblicati in passato, ma che oggi non sarebbero più a catalogo e quindi acquistabili nei negozi. Questo perché secondo l'accordo che Google vorrebbe stabilire con gli editori che aderiranno ad un accordo transattivo, tutti i libri che sono in teoria "opere fuori commercio" potranno essere digitalizzati senza una autorizzazione espressa e questo per gli editori rappresenterebbe una questione controversa, perché Google potrebbe troppo zelantemente considerare opere liberamente digitalizzabili tutte quelle che pur essendo state pubblicate da poco, sono magari state sostituite da una nuova edizione, come nel caso di manuali, prontuari, dizionari e quant'altro. Vedremo chi la spunterà, è chiaro che gli interessi economici che ruotano dietro a questa questione sono piuttosto ingenti, Google dovrà muoversi in maniera molto cauta.
|