Nel 2008 l’Italia scala posizioni per numero di attività malevole registrate, per origine degli attacchi informatici e per numero di computer “bot infected”. A livello mondiale, le informazioni sottratte su carte di credito si confermano i più popolari “beni” in vendita nell’economia sommersa online (32% del totale), mentre lo spam su Internet è aumentato del 192% Dai risultati dell’edizione numero XIV dell’ Internet Security Threat Report di Symantec, pubblicato oggi, emerge che l’Italia scala posizioni nelle principali classifiche EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) sull’illegalità informatica. A influenzare le variazioni dell’Italia, tuttavia, contribuisce soprattutto la minore incidenza che i fenomeni registrati hanno avuto in altri Paesi rispetto al 2007. In particolare, rispetto al 2007, l’Italia passa dal 5° al 4° posto per numero di attività malevole registrate, dal 7° al 5° tra i Paesi da cui hanno origine gli attacchi informatici e dal 4° al 3° per numero di computer “bot infected”, ossia computer nei quali i cyber-criminali si sono insinuati per assumerne il controllo e usarli come "ponte" per lanciare attacchi informatici di vario tipo. Il report, presentato su base annuale, analizza l’intero anno 2008. Lo studio raccoglie i dati provenienti da milioni di sensori Internet, ricerche e monitoraggio attivo delle comunicazioni degli hacker, e fornisce una panoramica globale dello stato attuale della sicurezza Internet. I dati contenuti nel report ISTR XIV sono stati raccolti nel periodo gennaio 2008-dicembre 2008. .
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