Sono in molti a chiedersi quale potrà essere l’esito della battaglia in corso tra i diversi browser per la conquista del Desktop dei PC, ma al momento un vero e proprio vincitore non c’è. La quota forse più rilevante dell’utenza, costituita dal segmento business, secondo alcuni osservatori è ancora legata a Internet Explorer 6: il 60 per cento delle aziende, racconta ZDNet, non solo è ancora legata a tale versione, ma investe anche molto tempo per distribuire sui propri client meccanismi per impedirne l’aggiornamento. L’osservazione deriva da una ricerca di Forrester, secondo cui “man mano che le aziende guardano al concetto di soluzioni SaaS (Software as a Service, software come servizio) mentre il Web offre sempre più contenuti multimediali, si rende necessario rivedere le proprie scelte in materia con in mente le applicazioni Web che si intende distribuire sul piano operativo. Ciò nonostante, ad oggi il 60 per cento delle enterprise sono ferme su Internet Explorer 6″. In effetti, ad oggi si può dire che ogni browser si focalizza su aspetti diversi: proprio per questo una vera vincita difficilmente potrà esserci. Se Internet Explorer 8, nonostante il vento non sempre favorevole, cerca di focalizzarsi sull’usabilità, Chrome di Google è ritenuto uno dei browser più veloci, e questo non da ieri. Che dire di Opera, un browser del quale i media si occupano con frequenza non certo uguale ai grandi, che però sfodera soluzioni uniche come quella di velocizzare la navigazione, pensando a connessioni dove la velocità non sia proprio così elevata? Presente, senza meno, ma difficilmente in grado di sbaragliare la concorrenza. Infine, impossibile dimenticare Firefox: un browser, recentemente giunto allo sprint della versione 3.5, che ha saputo conquistarsi giorno per giorno nuove fette di utenza, un pò per la sua modularità - concetto che a molti altri manca - un pò per la sua gratuità rispetto alla mole di funzioni che sa svolgere. La tendenza, dunque, in molti casi inizia a divenire di convivenza, più che di vera e propria concorrenza: sono sempre di più coloro che scelgono di impiegare più di un browser, delegando a ciascuno le navigazioni ritenute, per ciascuno di essi, più idonee e svolte al meglio. È anche utile ricordare che, al diversificarsi dell’offerta, l’argomento sicurezza si diversifica anch’esso, evidenziando per ciascun prodotto punti di forza e debolezze, un must per chi deve decidere quale browser privilegiare e che Inforworld ha racchiuso in una guida molto completa nel tentativo di offrire un quadro il più esaustivo possibile. Non resta che tenersi informati, essendo le realtà applicative talmente diverse da rendere impossibile la creazione - e la conseguente adozione - di un prodotto one-size-fits-all, un’unica taglia va bene per tutti.
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