La homepage di Google oggigiorno NON sembra assolutamente scarna, strana o troppo povera, ma è stata proprio la sua semplicità a farne un cavallo vincente. Ad utilizzare www.google.com la sensazione che se ne riceve, è quella di poter ottenere immediatamente link buoni e rilevanti in merito a cio' che si sta cercando e solo quello. L'altra peculiarità del sito è di avere una grafica pulita ed essenziale, completamente libera da banner o inutili artifizi grafici, che ne appesantiscono il "lavoro" e sono utili unicamente a consumare più banda. Come dicevano alcuni utenti di vecchia data: un motore di ricerca deve essere essenziale e il più veloce possibile. Ed era proprio questo l'intento, quando si presentò sul mercato, quello di avere una pagina semplice e funzionale come affermato da Marissa Mayer, che si occupa della homepage del noto portale: "The prime reason the Google home page is so bare is due to the fact that the founders didn't know HTML and just wanted a quick interface. In fact, it was noted that the submit button was a long time coming and hitting the RETURN key was the only way to burst Google into life. Due to the sparseness of the homepage, in early user tests they noted people just sitting looking at the screen. After a minute of nothingness, the tester intervened and asked 'What's up?' to which they replied "We are waiting for the rest of it". To solve that particular problem the Google Copyright message was inserted to act as a crude end of page marker." Nel frattempo mentre gli alltri motori di ricerca si trasformavano in una sorta di portale polifunzionale, Google ha mantenuto questa sua semplicità. Ora la sua squadra di legali ha definitivamente vinto una battaglia protrattasi per cinque anni e mezzo: e finalmente dal primo settembre scorso l'home page icona del motore di ricerca è stata brevettata per il proprio design.
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