Un annuncio che punta tutto sull'unicità di un pacchetto per l'ufficio dipinto come perfetto mix fra tecnologie, dispositivi e soluzioni di gestione del parco stampanti aziendale e che sentenzia, soprattutto, la nascita di una super alleanza nel campo delle stampanti multifunzione – macchine che integrano in una sola unità le funzioni di stampa, copia, fax e scanner – fra Canon e Hp. Il comunicato congiunto emesso oggi dai due giganti del panorama printing mondiale era stato anticipato in mattinata dalle agenzie di stampa e rende ora di dominio pubblico un accordo che amplia strategicamente la relazione esistente fra le due compagnie, secondo cui la casa giapponese produce per conto di quella californiana (con un contratto di tipo Oem dunque) macchine a tecnologia laser. Il nuovo deal ne ricalca il modello e a differenza del precedente verte sulle stampanti multifunzione e si renderà operativo a partire da fine anno, quando il canale di Hp inizierà a vendere le printer a marchio Canon. Ed è proprio quest'ultima, in sostanza, la grande novità per un mercato che vede le streghe di una crisi che ha di molto rallentato la domanda e in cui Hp e Canon recitano da dominatori: la prima (dati Idc) vanta una share globale del 40%, la seconda di circa il 20%. Epson, terza potenza mondiale nel campo delle stampanti, arriva al 14%. L'obiettivo delle due società è quanto mai chiaro: creare un sodalizio fra prodotto e servizi a corredo difficilmente replicabile dagli altri attori di questo mercato e presentarsi alle aziende con un catalogo di soluzioni di stampa completo e all'avanguardia sotto tutti i punti di vista, da quello squisitamente tecnologico a quello più consulenziale e di gestione (che attinge anche alle risorse di Eds, società di proprietà di Hp). L'ambito di intervento dell'alleanza, recita ancora la nota, sarà esteso dal Nord America all'Europa e prenderà in considerazione in modo particolare il bacino di utenza delle grandi imprese, quelle che necessitano forse più delle altre (medie e piccole) di razionalizzare l'infrastruttura di stampa esistente per ridurre costi (di gestione e dei consumabili) e consumi di energia. Che conseguenze possa generare l'accordo per l'intera industria delle stampanti è presto per dirlo. Certo è che, osservano alcuni analisti, per Canon è sicuramente una grande opportunità per trovare nuovi spazi di crescita dopo che, negli Stati Uniti, le sue attività si sono sensibilmente ridimensionate a valle dell'acquisizione operata lo scorso ottobre da Ricoh per mettere la mani (sborsando 1,6 miliardi di dollari) su Ikon Office Solutions, primo distributore di prodotti per l'ufficio Usa con un catalogo che fino allo scorso autunno era coperto al 60% proprio da Canon.
Quello delle stampanti e delle macchine copiatrici è uno dei settori tecnologici più colpiti dalla crisi e solo alcune tipologie di prodotto, vedi gli apparecchi multifunzione, hanno resistito degnamente ai tagli dei budget di spesa. Stando ai dati di Idc, infatti, nel secondo trimestre del 2009 il mercato ha perso a livello mondiale il 21% in termini di unità, attestandosi a 24,1 milioni di macchine, e il 23,2% in valore, scendendo a 11,6 milioni di dollari. Le multifunzione, per contro, hanno contenuto la flessione a un più modesto 6% anno su anno mentre le laser monocromatiche rimangono ancora la voce di ricavo più importante di questa industry, con un giro d'affari nell'ordine dei 4,2 miliardi di dollari. Anche Gartner, esaminando i consunti relativi ai primi sei mesi del 2009 nella regione Emea ha evidenziato una forte frenata della domanda e precisamente un calo del 24,4% rispetto al 2008. Poco meno di 18 milioni il computo totale delle macchine vendute e caso vuole che a risentire maggiormente della manina corta delle aziende siano state proprio Hewlett-Packard e Canon, che hanno registrato anno su anno decrementi in volume del 31.5% e del 25.8% rispettivamente.
Fonte (inglese)
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