Un terremoto di magnitudo 7.6 ha colpito la città costiera di Padang, nell'isola di Sumatra, in Indonesia. L'evento sismico si è prodotto a grande profondità sotto il fondale oceanico (83 km), ragione per cui non ha causato onde anomale come avvenne per lo spaventoso tsunami del 2004. Il bilancio provvisorio è fra 100 e 200 morti, ma si teme che possano essere migliaia le persone sepolte sotto le macerie. Il terremoto ha fatto di colpo rivivere l'incubo del 2004, quando uno tsunami di proporzioni eccezionali provocò da un sisma al largo di Sumatra che uccise 230.000 persone nell'Oceano Indiano. In un primo momento si era parlato di un migliaio di morti. Successivamente, un portavoce della protezione civile indonesiana, Priyadi Kardono, ha ridimensionato il bilancio tra le cento e le duecento vittime. La stessa fonte ha riferito che sono circa 500 gli edifici crollati.
La società aeroportuale indonesiana, Pt Angkasa Pura II, ha temporaneamente chiuso l'aeroporto Minangkabau di Padang, sull'isola di Sumatra, dopo il danneggiamento di alcune strutture.
L'evento sismico avviene a poche ore dallo tsunami che si è abbattuto sulle isole Samoa, nel Pacifico e un paio di giorni dopo i tifoni tropicali che hanno seminato morte e distruzione nelle Filippine e in Vietnam.
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