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Ku Klux Klan, aperte le iscrizioni in Italia



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Pubblicato da WT News Staff il 03/11/2009 alle 10:49

"Se siete uomini o donne, patrioti bianchi e ritenete di volervi impegnare per la vostra stirpe e per le generazioni future, se ne avete abbastanza di vedere la nostra discendenza, i nostri diritti e il nostri futuro calpestati e gettati via, se volete mettere fine a questo scempio, saremo felici di avervi con noi e di ascoltarvi. Aderisci alla lotta e slava i tuoi diritti quale cittadino bianco e cristiano. iprendiamoci quelllo che ci è stato tolto e diamo ai nostri figli il futuro che meritano"

Con questo appello il Ku Klux Klan (che, in America, riunisce xenofobi e razzisti) ipotizza l'apertura di una sezione italiana e invita chiunque in Italia voglia difendere "la stirpe bianca" in quanto "l'uomo bianco non e' mai libero di esercitare il proprio potere nelle proprie terre e nazioni" a sottoscrivere i fini del movimento.

Chiunque vogli lottare e contrastare "neri, immigrati, omosessuali" ma anche "ebrei", per dar vita ad uno Stato "bianco e cristiano" può compilare un modulo, allegando foto a colori e copia di un documento: l'accettazione ufficiale arriverà dopo il superamento di un periodo di osservazione di 12 mesi. All'atto dell'iscrizione si riceve il cosiddetto "libretto del periodo di prova".

Il Ministro Carfagna commenta: "l'apertura di una sezione italiana del Ku Klux Klan in Italia meriterebbe di essere semplicemente ignorata, per evitare una controproducente risonanza. Purtroppo, pero' questa pagliacciata puo' diventare pericolosa, perche' ci troviamo di fronte a persone che incitano nostri cittadini su siti e canali di comunicazione internet molto utilizzati dai piu' giovani e visibili a tutti".

Melandri commenta: "Le farneticazioni che inneggiano a un impegno a 'salvare la stirpe bianca e cristiana', evidentemente assurde, devono indurci a non abbassare la guardia in una societa' che, troppo spesso, vede riemergere forme violente di intolleranza e di xenofobia"

 




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Commenti:
RunDLL
Ma perchè non vanno affanculo?
TheGynius
Ci vuole coraggio, un governo che di fatto spinge tutto il paese verso la xenofobia, creando praticamente un "mercato ricettivo" per questo tipo di associazioni, e poi s'indigna?
Quasi mi aspetto un commento di apertura dal nostro bel ministro sulle pari opportunità "ognuno ha diritto di pestare la minoranza che preferisce, e il governo Berlusconi (sempresialodato) ha fatto tantissimo in questa direzione!"
retalv
Ci sarebbero diverse considerazioni storiche riguardo al KKK che qui sarebbe troppo lungo affrontare, come ad esempio il livello culturale degli adepti...

Rimane comunque da considerare "la cosa" come epilogo di una condizione sociale e culturale riguardante quanto meno gli ultimi 50 anni e che non dovrebbe essere liquidata con frasi da ballerina da avanspettacolo quali (cito il citato) "l'apertura di una sezione italiana del Ku Klux Klan in Italia meriterebbe di essere semplicemente ignorata" che rispecchiano una filosofia comportamentale più adatta alla cura di un giradito che all'analisi di un malessere sociale molto più espanso e radicato di quanto possa apparire alla superficie (guerra tra poveri).

Altra considerazione riguarda il "devono indurci a non abbassare la guardia", ottimo nell'intento ma dal sapore palesemente ritrito-populistico.
Sono ormai decine di anni che il nostro paese è di fatto una comunità multirazziale e parlare, oggi, di non abbassare ciò che di fatto non è stato mai voluto alzare, appare quantomeno ridicolo.
Ci dimentichiamo troppo spesso che la storia insegna e prima di ripetere gli errori di altre amministrazioni (anche paesi a noi vicini) che hanno tentato di affrontare il problema con la politica del "se nessuno si lamenta, tutto va bene", dovremmo considerare che in questo, come in molti altri argomenti in cui il risultato (positivo o negativo) viene palesato a generazioni di distanza, far finta di affrontare i problema e non investire in termini culturali nei giovani, ragazzi e bambini, equivale a convivere con una colonia di termiti in una casa in legno.

Ma tantè...
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