Microsoft vuole raggiungere il cielo! Questo è il messaggio che il Chief Software Architect Ray Ozzie, ha dato al discorso di apertura del sua Professional Developers Conference 2009 di Los Angeles. Si tratta della nuova piattaforma di cloud computing , che Redmond ha intenzione di lanciare a partire dal 2010, e consente agli sviluppatori di scrivere programmi che girino su server Data Center Microsoft. La nuova architettura, sarà disponibile a tutti gli utenti a partire dal 1 ° gennaio prossimo ed è utilizzabile per pochi fortunati tester sin da subito. In alcune indiscrezioni, Microsoft ha annunciato una technology preview del nuovo servizio dati, nome in codice di Dallas, che permetterà ad alcuni scelti clienti di accedere alle varie feature commerciali e non, di Azure. Tra i primi partner si annoverano nomi quali la NASA, l'Associated Press, e InfoUSA. Lo sviluppo di internet e delle velocità di trasmissione ha fatto nascere questa innovativa forma di distribuzione di programmi immateriali, proposti sotto forma di servizi agli utilizzatori. Secondo lo studio Gartner, la mole del giro di affari dell'informatica smaterializzata ( ovvero il "cloud computing") potrebbe superare i 14 miliardi di dollari l'anno entro la fine del 2013. Microsoft punta molto sul futuro dei "Tre schermi e una nuvola". E' una frase che probabilmente sentiremo spesso nell'immediato futuro. Si tratta del linguaggio Microsoft per definire i tre più importanti dispositivi - PC, Cellulari e TV, ed al modo di connettere questi tre dispositivi ad internet. "I clienti vogliono libertà di scelta e flessibilità nello sviluppare e distribuire le applicazioni" - con questo affermazione Ray Ozzie intende riassumere concetti ben più complessi sul futuro del web e delle applicazioni che in un futuro potranno (e/o dovranno) essere sviluppate online e non in locale, grazie proprio alle nuove tecnologie di cloud computing .
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