Major e provider sono di nuovo ai ferri corti. La FAPAV (Federazione anti-pirateria audio visiva) ha infatti chiesto al Tribunale civile di Roma di obbligare Telecom Italia a denunciare alle autorità giudiziarie gli utenti che scambiano illegalmente in Rete materiale protetto da diritto d’autore, oltre che di impedire l’accesso a tutti quei siti Internet legati al mondo P2P (tra gli altri, oltre The Pirate Bay, ci sarebbero Angelmule, 1337x, Dduniverse, Italiafilm, Italianshare, Italianstreaming, Ilcorsaronero ItalianSubs, Vedogratis e Youandus).

Il Tribunale di Roma si pronuncerà il 7 Febbraio. Se tali richieste dovessero essere accolte la compagnia telefonica dovrebbe impegnarsi ad individuare gli utenti colti a scambiare materiale protetto da copyright e a dissuaderli dal perseguire tale pratica. La Federazione peraltro afferma che sono centinaia di migliaia gli utenti Telecom che hanno scaricato dal P2P film recenti come Baaria, Il Grande Sogno e Amore 14.

Lo scontro sembra essere più duro del previsto, in quanto Telecom respinge le richieste e accusa la FAPAV di aver violato la privacy degli utenti monitorandone le attività per poter raccogliere statistiche sui download effettuati (la vicenda ricorda il caso della casa discografica tedesca Peppermint che nel 2007 è stata condannata per aver raccolto dati degli utenti P2P italiani).